sabato 31 agosto 2024

La strega gatto fulvo

Una leggenda che si racconta in Valle Antrona narra di un aitante giovane che si era innamorato di una bella ragazza bionda di Seppiana, e ogni sera lasciava il suo paese per andare a trovarla.
“Una notte, passando per una viottola in mezzo ai campi e proprio dinnanzi ad un vecchio casamento disabitato che si diceva dimora delle streghe, ecco un bellissimo gatto fulvo, con due occhi fosforescenti sbarrargli la via; egli, infastidito, gli dà una legnata sul capo e fugge spaventato ché il miagolio del felino ferito pareva un gemito umano.

venerdì 30 agosto 2024

La strega montone

“Un ragazzo della Val Quarazza aveva una fidanzata, ma poi l’ha lasciata e ne ha sposata un’altra. Una mattina presto mentre tornava a casa dopo che era stato dalla nuova fidanzata, è arrivato in un punto un po’ brutto del sentiero e ha visto un tremendo montone. Questo montone non lo lasciava passare e cercava di buttarlo giù nel burrone. Lui l’ha preso nelle corna e pensava: “Ma cosa sarà questo?” E aveva paura che era una strega. E pensava: “Adesso lo tengo così fino al suono dell’Ave Maria e se è vero quello che dicono le nostre mamme, dopo l’Ave Maria dovrà scappare”.

martedì 27 agosto 2024

La Donna del Bo e le sue streghe

Nel biellese si racconta che le streghe si riunissero nelle vicinanze del Monte Bo, un massiccio che fa parte delle Alpi Biellesi.
Qui, “si racconta che i valligiani sapessero riconoscere, tra le rocce, i tavoli e le sedie di pietra utilizzati dalle streghe quando lì si riunivano intorno alla loro regina, chiamata regina o Donna del Bo.” (1)
Era molto rischioso aggirarsi nelle vicinanze quando le adunate erano in corso, poiché ai poveri malcapitati, e specialmente a coloro che si mettevano a spiarle, poteva succedere qualcosa di molto spiacevole.

lunedì 26 agosto 2024

Il sabato delle streghe

Questa è una storia vera che si raccontava dalle parti di Pieve a Elici, sulle colline fra Massarosa e la Val Freddana. Il protagonista è un giovane fabbro che ogni giorno andava a Gombitelli a fabbricare i chiodi. Tornava a casa tardi la sera e doveva fare un pezzo di strada a piedi. Una sera d’estate vide due giovani ragazze lavorare nel giardino di una casa che da tempo era abbandonata. Rimase stupito, ma proseguì oltre. La sera dopo rivide di nuovo quelle ragazze lavorare in un giardino rigoglioso di fiori e di frutti di ogni specie, ma anche quella sera proseguì oltre. La terza sera decise di fermarsi e di presentarsi a quelle giovani e belle signorine che lo accolsero molto familiarmente.

Le streghe e il maialino fatato

In Valle d’Aosta, a Brusson, le streghe erano solite riunirsi vicino al Lago Nero, dove spesso nel cielo si addensavano nubi nerissime. Quando le nubi si spostavano sui campi coltivati, scatenandovi diluvi, tempeste e grandine, si credeva che fossero le streghe a portarle con sé, volandoci accanto.
Alle loro segrete adunanze si diceva partecipasse anche un maialino, che le seguiva e correva giù per i campi, forse dirigendo i temporali proprio sulle terre coltivate e provocando danni ai coltivatori.

Le streghe, spiriti liberi

Venivano da tutte le parti, portate sull’ali del diavolo; erano esse stimatissime donnette che sei dì della settimana andavano a messa e poi il sabato a cavallo d’una scopa trottavano sul Cistella per la tregenda. Oh! Che strani fantasmi nudi al chiaro lunare! Scendevano fino a terra i lunghi capelli; gli occhi lucevano d’un magico bagliore; un’ebbiza gioia scintillava sui bruni volti e come serpi guizzavano l’agili membra, ballando il minuetto.

Tratto da Giuseppe Venanzio Barbetta, Il Popolo dell’Ossola, 31 dicembre 1909, in Paolo Crosa Lenz, Leggende delle Alpi. Il mondo fantastico in Val d’Ossola, p. 184

Le streghe animali e lumicini

Nella Valle Anzasca, si racconta che le streghe che abitavano a Montescheno e Viganella, usassero riunirsi sulla cima della Testa dei Rossi ogni sabato sera. Qui, le magiche donne si trasformavano in volpi, gatti e cani, e in queste sembianze danzavano tutta la notte.
In località Rovina, che si trova lungo la strada che porta al piccolo Lago di Antrona, potevano vedersi “graziose giovanette che, se osservate nelle loro tregende dai non iniziati, si trasformavano in lumicini policromi.” (1)

domenica 25 agosto 2024

La strega e la capra

Un tempo, lungo il sentiero che dal monte Matanna scendeva al paese di Pomezana, si poteva incontrare sul far della notte una donna che cavalcava una capra e che velocemente raggiungeva la cima del monte, dove insieme ad altre streghe accendeva il suo lumino incutendo paura e stupore nelle buie notti del passato.

Testimonianza orale di S. P., 78 anni, raccolta nel 1999 a Stazzema, e riportata fedelmente da Paolo Fantozzi nel suo libro Storie e leggende della Versilia, pag. 183.

venerdì 23 agosto 2024

La strega lepre

La strega lepre
Racconto della tradizione irlandese narrato dai coniugi Samuel Carter Hall e raccolto da William Butler Yeats

“Me ne stavo in giro a seguire tracce di una lepre, quando ti vedo un bell’esemplare che salta e piroetta al chiaro di luna, sbatte le orecchie su e giù e strizza i suoi occhioni. “Ci siamo”, mi dico, e la bestia mi era così vicina che si è voltata a guardarmi e poi ha fatto un balzo all’indietro, come per dire: “Vediamo cosa sai fare!”.

giovedì 22 agosto 2024

La strega cammina su terre libere

Spesso si definiscono streghe, nel passato e a ben guardare anche in certi contesti attuali, coloro che sono seguaci del diavolo, sue servitrici, schiave, o semplicemente spose e alleate. Complici.
In realtà io credo, e credo con tutta me stessa che strega sia colei che, integra in se stessa, il diavolo riesce a vincerlo. Che non consegna la propria anima nelle sue mani, o se lo ha fatto, è in grado di riprendersela e andarsene.
E di certo, non per andare a darla a dio.

mercoledì 21 agosto 2024

Parole di potere: Emanciparsi

Nel tentare di descrivere la libertà della strega, il suo essere affrancata, indipendente ed emancipata, quest’ultima parola in particolare ha attirato la mia attenzione. Così ho cercato il suo significato etimologico e ho scoperto che appartiene più che mai alla donna libera e a maggior ragione alla strega, tanto del passato quanto del presente.
Emancipare deriva dal latino emancipàre ed è composto da e, ovvero “fuori di”, e mancipium, che significa “dominio, proprietà, cosa che è nel nostro legittimo possesso”. A sua volta, mancipium è composto da manus, “mano”, a significare “padronanza”, e cipere, forma indebolita di càpere, “prendere”.

lunedì 19 agosto 2024

La Tessadrella. Una sorella dal passato

La Tessadrella, questo il nome con cui viene ricordata negli atti dei processi alle streghe avvenuti in Val di Fiemme fra il 1505 e il 1506. Il suo ebbe inizio il 27 febbraio 1505.
Margherita, un tempo detta la Loisa, e adesso Tessadrella, poiché vedova di Bartolomeo Tessadrello, è definita “femmina iniqua diabolica striga” oltre che “male conditione et fame” – di bassa condizione sociale e cattiva fama.
Eppure la Tessadrella ha una grande forza dentro di sé, una forza che le permette di mantenere una lucidità e una libertà di pensiero che forse, ad altre come lei, non sono concesse.

mercoledì 14 agosto 2024

La Strega Interiore

Un grido vibra nella notte, e spezza il silenzio. Fra i rami spogli di un albero, una civetta osserva. Con i suoi occhi perforanti, scruta immobile. Poi grida ancora.
Oltre due sambuchi dai fiori bianchi e dalle bacche nere, un sentiero appare. Dopo un primo tratto, si dirama in mille direzioni diverse. Alcune sono chiare e accoglienti, altre sono immerse in inquiete penombre, altre ancora sono oscure come la notte. Qualcuna è un intreccio impenetrabile di rovi e spine.

lunedì 12 agosto 2024

In Nomine Strigis

In Nomine Strigis
Nel nome della Strega

La strega nasce come creatura ambigua, malvagia, demoniaca, una sposa del diavolo e una nemica del popolo e della chiesa. Allo stesso modo, la stregoneria viene in origine intesa come arte oscura volta a recare danno, malattia e morte a coloro che ne sono vittime.

domenica 11 agosto 2024

Le mie letture. La Strega Intuitiva

Le mie letture
La Strega Intuitiva


“Nella lingua inglese witch significa saggio, saggezza, o colei/colui che vede o sa, mentre l’arte in sé – craft – si riferisce allo sviluppo della forza o dell’abilità. La stregoneria, quindi, consiste semplicemente nel rafforzare l’abilità di esercitare la propria saggezza. Essere strega, perciò, non riguarda che cosa praticate, ma come vivete. Come integrate e incarnate la saggezza acquisita da tutte le prove” della vita.

sabato 10 agosto 2024

L'abbraccio dell'oscurità

“L’oscurità inizia nel luogo liminale dove le dita della luce non possono arrivare. La maggior parte delle persone vuole rimanere per sicurezza vicino al proverbiale fuoco per restare vicino a ciò che è noto. Le Streghe sono quelle che si chiedono cosa succeda oltre la luce; quali misteri nasconda il buio. Si rifugiano nel suo abbraccio, diventano parte dell’oscurità. Non c’è nulla di malvagio o di sbagliato nell’oscurità. È dalle tenebre che la luce stessa è nata e si è formata.
I segreti della vita e della morte vengono appresi nel grembo delle tenebre.”

Le mie letture. La Via della Strega

Non pensavo che avrei preso di nuovo in mano libri come questo, ma per farmi un’idea della cosiddetta Stregoneria Tradizionale moderna, e vedere anche se vi potessi trovare qualcosa che risuonasse con ciò che sento e credo, ho letto e sto leggendo alcuni testi sull’argomento.
Questo, in alcune sue parti soprattutto, mi ha colpita. Ci sono brani di una bellezza e profondità uniche.
Queste sono solo alcune citazioni, non ne ho conservate molte, ma le poche che ho trascritto sono per me molto importanti.

venerdì 9 agosto 2024

Gli uccelli della Strega

È piuttosto conosciuto il rimando della parola strega alla strige, un rapace notturno che appartiene al folklore e che si diceva succhiasse il sangue ai bambini ed emettesse grida terrificanti. La strige comunemente viene identificata con il barbagianni, ovvero con uccelli simili come la civetta – che soffia e grida – l’assiolo, l’allocco, e via dicendo.
Tuttavia, studiando più a fondo l’origine della parola strega, altri tre uccelli sembrano essere etimologicamente legati a lei, per via della presenza nel termine della stessa radice.

giovedì 8 agosto 2024

Eretica

Prima di essere strega, la donna è stata eretica. Ed è proprio nell’eresia che si è sempre nascosto il suo potere e quindi la sua imperdonabile colpa. Per questo si dovrebbe partire da lì, dalla sacra eresia, per riconquistare ciò che è sempre stato nostro.
Eretica, ovvero seguace dell’eresia.
Eresia, dal basso latino haerèsis, che proviene dal greco airèsis, ovvero “scelta”, “elezione”, da airèo, ovvero “prendo”, “scelgo”.
È definita eresia una “dottrina contraria al dogma e alla fede ortodossa preponderante”.

Della Strega, lo Spirito e la Presenza

“Ci sono donne che non hanno mai preparato un filtro e nemmeno ne conoscono, eppure hanno della strega lo spirito e la presenza, e altre che conoscono a memoria formule e riti di ogni genere, ma della strega non hanno nulla se non il nome che si proclamano da sole.
Le prime hanno una luce negli occhi che è magia pura, anche senza che muovano un dito.”

La luce negli occhi, la magia pura che emana da una strega. È più unica che rara, ed è qualcosa che non si può spiegare, si può solo vedere e sentire. Ne ho vista poca di quella luce nella mia vita, ma è successo. A volte l’ho sentita, mi ha illuminata dentro e mi ha fatta volare, ed è quella che ho sempre cercato e che continuerò a cercare e nutrire dentro, con dedizione e amore.

mercoledì 7 agosto 2024

Gli Intenti della Strega

La strega procede lungo il suo sentiero notturno, presente a se stessa, consapevole dei suoi passi. I doni innati crescono insieme a lei, e accanto a essi si radicano i suoi intenti.

Conoscenza
Libertà
Verità

martedì 6 agosto 2024

I Doni innati della Strega

Il sentiero notturno della strega si muove attraverso strade invisibili, interiori, misteriose. Strade nelle quali il mondo interno si intreccia a quello esterno, e i contorni che definiscono la realtà comune si assottigliano e sfumano in quella intangibile, dove abitano le entità ultraterrene.
Come parte della sua pratica, la strega impara a camminare sul limine, la soglia che unisce i due mondi, ovvero a sentire, riconoscere e comprendere i suoi segni, i suoi messaggi, le sue rivelazioni.

domenica 4 agosto 2024

Dichiarazione della strega libera

Osservando il mondo stregonico moderno, talvolta ispirante, creativo e accogliente, talaltra estremamente elitario, chiuso e inibitorio, sento la necessità di dissociarmi e mantenermi completamente libera e indipendente da qualsiasi tradizione stregonica predefinita. Da questa esigenza è nata la mia dichiarazione della strega libera:

Rivendico il diritto di assumere il termine strega. Strega libera, indipendente, integra in se stessa, non ereditaria né appartenente ad alcuna tradizione antica o moderna stabilita da altre, con le sue regole, i suoi obblighi e i suoi metodi.

sabato 3 agosto 2024

Il richiamo della Strega

Sono passati tanti anni dall’ultima volta che ho pronunciato la parola strega cercando in essa un senso di appartenenza. In certi momenti siamo state una cosa sola, spontaneamente, poi è diventata una aspirazione lontana e sfuggente. Per molto tempo ha lasciato il posto ad altre parole altrettanto amate, forse amate ancora di più, e poi ho chiuso ogni porta a qualsivoglia parola. Non mi sentivo degna di nessuna di esse, ma in realtà ero – e sono – troppo fedele a me stessa e alla mia completa libertà per adattarmi a qualsiasi termine che, in quanto tale, prevede un significato, al quale si deve rispondere e che, per forza di cose, deve essere incarnato.
Non sono nessuno, non sono nulla, ovvero, sono libera di essere qualsiasi cosa.

giovedì 1 agosto 2024

Penna di Strega

Il mio nome è Laura e sono una donna strega in cammino verso se stessa, verso la saggezza e l’armonia, guidata dal brillare della stella interiore che mai si spegne.
Mi riconosco in una libera spiritualità animista, dedicata in particolare al femminile nelle sue forme più pure e naturali. Mi sento figlia dell’aria e delle stelle, della luna e della nebbia, della fiamma che arde nel luminoso focolare domestico.
La ricerca interiore è la mia dedicazione, la scrittura la mia pratica magica.
Attraverso l’ascolto dell’anima silenziosa, cerco la parola ispirata, e le do forma e voce.