lunedì 26 agosto 2024

Le streghe animali e lumicini

Nella Valle Anzasca, si racconta che le streghe che abitavano a Montescheno e Viganella, usassero riunirsi sulla cima della Testa dei Rossi ogni sabato sera. Qui, le magiche donne si trasformavano in volpi, gatti e cani, e in queste sembianze danzavano tutta la notte.
In località Rovina, che si trova lungo la strada che porta al piccolo Lago di Antrona, potevano vedersi “graziose giovanette che, se osservate nelle loro tregende dai non iniziati, si trasformavano in lumicini policromi.” (1)

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Le testimonianze e i racconti popolari che provengono dalle nostre terre, ovvero che fanno parte della nostra tradizione antica, sono le più preziose, e dimostrano un riproporsi costante della consuetudine delle streghe, non solo di riunirsi per incontri gioiosi di festa e danze – solitamente il sabato o il giovedì notte – ma anche di trasformarsi in animali diversi – a seconda della propria indole e delle proprie caratteristiche innate, verrebbe da pensare.
In certe rare leggende, sapevano anche mutarsi in piccole luci fluttuanti di colori diversi.
Questa consuetudine è attestata in diverse zone alpine, e in particolare sulle montagne piemontesi e valdostane.


Note:

1. Cfr. Paolo Crosa Lenz, Leggende delle Alpi. Il mondo fantastico in Val d’Ossola, p.185

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