martedì 3 settembre 2024

Le streghe gatti e volpi e la danza notturna

Le streghe montane, o masche, della Valle Antigorio amavano riunirsi sulla cima del Corno di Cistella, dove “trasformate in gatti e volpi e talora in bellissime fanciulle con le chiome al vento, si radunavano alle ore tre del venerdì e durante le processioni (…) a ballare le loro tregende alla presenza del diavolo.

Cfr. Paolo Crosa Lenz, Leggende delle Alpi. Il mondo fantastico in Val d’Ossola, Edizioni Grossi – Domodossola, 2012, pag. 178.

lunedì 2 settembre 2024

Le streghe animali e la loro discendenza

“Oh! Bello è quassù l’antico paese delle streghe! Ecco i pianori, ov’elle danzavano in cerchio coi cornuti stregoni; ecco le caverne profonde, ove in misteriosi conciliaboli preparavano gli incanti ed i malefizi.
Venivano da tutte le parti, portate sull’ali del diavolo; erano esse stimatissime donnette che sei dì della settimana andavano a messa e poi il sabato a cavallo d’una scopa trottavano sul Cistella per la tregenda. Oh! Che strani fantasmi nudi al chiaro lunare! Scendevano fino a terra i lunghi capelli; gli occhi lucevano d’un magico bagliore; un’ebbiza gioia scintillava sui bruni volti e come serpi guizzavano l’agili membra, ballando il minuetto.

sabato 31 agosto 2024

La strega gatto fulvo

Una leggenda che si racconta in Valle Antrona narra di un aitante giovane che si era innamorato di una bella ragazza bionda di Seppiana, e ogni sera lasciava il suo paese per andare a trovarla.
“Una notte, passando per una viottola in mezzo ai campi e proprio dinnanzi ad un vecchio casamento disabitato che si diceva dimora delle streghe, ecco un bellissimo gatto fulvo, con due occhi fosforescenti sbarrargli la via; egli, infastidito, gli dà una legnata sul capo e fugge spaventato ché il miagolio del felino ferito pareva un gemito umano.

venerdì 30 agosto 2024

La strega montone

“Un ragazzo della Val Quarazza aveva una fidanzata, ma poi l’ha lasciata e ne ha sposata un’altra. Una mattina presto mentre tornava a casa dopo che era stato dalla nuova fidanzata, è arrivato in un punto un po’ brutto del sentiero e ha visto un tremendo montone. Questo montone non lo lasciava passare e cercava di buttarlo giù nel burrone. Lui l’ha preso nelle corna e pensava: “Ma cosa sarà questo?” E aveva paura che era una strega. E pensava: “Adesso lo tengo così fino al suono dell’Ave Maria e se è vero quello che dicono le nostre mamme, dopo l’Ave Maria dovrà scappare”.

martedì 27 agosto 2024

La Donna del Bo e le sue streghe

Nel biellese si racconta che le streghe si riunissero nelle vicinanze del Monte Bo, un massiccio che fa parte delle Alpi Biellesi.
Qui, “si racconta che i valligiani sapessero riconoscere, tra le rocce, i tavoli e le sedie di pietra utilizzati dalle streghe quando lì si riunivano intorno alla loro regina, chiamata regina o Donna del Bo.” (1)
Era molto rischioso aggirarsi nelle vicinanze quando le adunate erano in corso, poiché ai poveri malcapitati, e specialmente a coloro che si mettevano a spiarle, poteva succedere qualcosa di molto spiacevole.

lunedì 26 agosto 2024

Il sabato delle streghe

Questa è una storia vera che si raccontava dalle parti di Pieve a Elici, sulle colline fra Massarosa e la Val Freddana. Il protagonista è un giovane fabbro che ogni giorno andava a Gombitelli a fabbricare i chiodi. Tornava a casa tardi la sera e doveva fare un pezzo di strada a piedi. Una sera d’estate vide due giovani ragazze lavorare nel giardino di una casa che da tempo era abbandonata. Rimase stupito, ma proseguì oltre. La sera dopo rivide di nuovo quelle ragazze lavorare in un giardino rigoglioso di fiori e di frutti di ogni specie, ma anche quella sera proseguì oltre. La terza sera decise di fermarsi e di presentarsi a quelle giovani e belle signorine che lo accolsero molto familiarmente.

Le streghe e il maialino fatato

In Valle d’Aosta, a Brusson, le streghe erano solite riunirsi vicino al Lago Nero, dove spesso nel cielo si addensavano nubi nerissime. Quando le nubi si spostavano sui campi coltivati, scatenandovi diluvi, tempeste e grandine, si credeva che fossero le streghe a portarle con sé, volandoci accanto.
Alle loro segrete adunanze si diceva partecipasse anche un maialino, che le seguiva e correva giù per i campi, forse dirigendo i temporali proprio sulle terre coltivate e provocando danni ai coltivatori.